Una folla a Campegine: Compagnia delle Opere Emilia a lezione dall’artista Alfonso Borghi
Settanta imprenditori si sono dati appuntamento presso l’atelier del noto pittore dalla fama internazionale. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Compagnia delle Opere Milano, Cdo Bologna e Cdo Romagna
REGGIO EMILIA - L’atelier dell’artista, la storia, le storie, i volti delle persone, la gente che bussa e che si ferma ad ascoltare, nel silenzio, dopo una giornata frenetica, una giornata diversa da quella dei tanti altri presenti in sala ma accomunata dal medesimo desiderio di fermarsi a comprendere, a conoscere, a capire cosa c’è dietro al desiderio di costruire, al desiderio di poter restare operosi il più a lungo possibile.
Nella giornata di ieri, martedì 26 settembre, Compagnia delle Opere Emilia, in collaborazione con Cdo Milano, Cdo Romagna e Cdo Bologna, ha dato vita al convegno a casa del Maestro Alfonso Borghi, artista reggiano noto in tutto il mondo. Alla testimonianza dell’artista si è aggiunta la storia di Nico Acampora, in collegamento diretto con la platea dal ristorante PizzAut di Monza. Modello semplice: una platea estasiata, due interviste di spessore, due storie che ci lasciano una valigia piena di sogni da aprire subito, nel tragitto che ci riporta a casa.
Acampora ha raccontato l’eroica storia che si cela dietro al grande successo dei ristoranti PizzAut, attività imprenditoriali interamente gestite da ragazzi autistici che, proprio grazie alle pizzerie, sono riusciti a trovare un posto nel mondo abbandonando così lo spettro di dover passare tutta la vita in un centro diurno.
Una storia incredibile quella di PizzAut che ha commosso i presenti e che ha certamente fatto vibrare l’animo di Compagnia delle Opere Emilia.
La serata di Caprara, a Campegine, è proseguita con l’intervista ad Alfonso Borghi ad opera di Francesco Monteverdi e dell’architetto Roberto Spagliardi.
Il celebre artista ha parlato della forza della creatività, della sua vicenda professionale, delle mostre in giro per il mondo dialogando con gli imprenditori in sala.
Al termine dell’intervista, durante il buffet, Borghi ha ringraziato gli ospiti e ha sorpreso tutti regalando un prezioso volume con le opere pittoriche recenti, il momento è stato reso ancor più raro dall’artista stesso che ha insistito per autografare ogni copia, molti dei presenti sono tornati a casa anche con un piccolo ritratto a pagina tre del volume, un omaggio riservato esclusivamente alle donne presenti nell’atelier.
“Una bellissima iniziativa di Compagnia delle Opere Emilia, i nostri associati hanno apprezzato, il momento è stato sicuramente molto emozionante e ci tengo a ringraziare Nico Acampora, Alfonso Borghi, Francesco Monteverdi e tutti coloro che hanno reso possibile questo momento” così Gianni Vezzani, presidente di Compagnia delle Opere, che ha passato la serata con gli oltre settanta associati presenti a Campegine. Una serata bellissima che ha fatto vibrare anche il cuore di Mario Lucenti, direttore di Compagnia delle Opere: “Fare impresa è arte, l’artista è irrazionalità e il sentimento che anima la voglia di creare impresa è certamente irrazionale, almeno all’inizio. Sono felice che il popolo di Cdo Emilia abbia risposto presente, c’è fame di sapere e di cultura e anche noi siamo pronti a fare la nostra parte”.
Alla serata tantissimi imprenditori molto attivi nel mondo associativo, da Luca Catellani di Lovemark a Massimo Ghirardini e Matteo Magnani di Iter Informatica, oltre a Umberto Lonardoni, direttore di Ifoa e Leo Barozzini, titolare di W. Training di Modena. In sala anche Andrea Solimei, titolare dell’azienda cremonese Sol.Pel.Otic. Non solo impresa. Cdo è molto di più: in sala anche diverse personalità appartenenti al mondo dell’arte e della cultura, come il professore e curatore d’arte Luigi Borettini e la nota pianista e direttrice di coro Ilaria Cavalca, docente al Conservatorio Peri di Reggio Emilia.
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