Tutti in piedi: la Fondazione Incendo di Sassuolo festeggia i primi 20 anni d’attività
La festa inizierà alle ore 19 in San Francesco in Rocca con la Santa Messa, si proseguirà con la presentazione dei lavori svolti negli anni in sala Biasin per concludere con un rinfresco nel salone dei cocchieri
Nel 1992 la città di Sassuolo è segnata dalla morte del diciottenne Claudio Costi per mano del suo educatore. Questo evento suscita una reazione forte e composta della comunità: si apre così una storia di Grazia, che intreccerà nuove amicizie in cammini condivisi di vita e di fede. Il 22 gennaio 2002, grazie al generoso contributo dei fondatori, per iniziativa di un sacerdote e di alcune giovani coppie di sposi ed educatori, viene costituita la Fondazione con riconoscimento giuridico nazionale, nell’intenzione di onorare la memoria di Claudio. Lo scopo è quello di dare continuità e confini più vasti alle attività e ai percorsi educativi già intrapresi nei percorsi associativi e parrocchiali.
Un programma già inscritto nel nome prescelto: il verbo latino Incendo rimanda infatti al fare ardere, accendere, infiammare. Viene così raccolta la provocazione lanciata da Giovanni Paolo II ai giovani radunati nella spianata romana di Tor Vergata per la Giornata Mondiale della Gioventù del 2000, in occasione del Giubileo. Parafrasando Santa Caterina da Siena, in quell’indimenticabile 20 agosto papa Woytjła aveva concluso l’omelia della Messa affidando ai “suoi” giovani un compito: «Sono certo che anche voi, cari amici, sarete all’altezza di quanti vi hanno preceduto. Voi porterete l’annuncio di Cristo nel nuovo millennio. Tornando a casa, non disperdetevi. Confermate ed approfondite la vostra adesione alla comunità cristiana a cui appartenete. Da Roma, dalla Città di Pietro e di Paolo, il Papa vi accompagna con affetto e, parafrasando un’espressione di Santa Caterina da Siena, vi dice: “Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!” (cfr Lett. 368). Guardo con fiducia a questa nuova umanità che si prepara anche per mezzo vostro, guardo a questa Chiesa perennemente ringiovanita dallo Spirito di Cristo e che oggi si rallegra dei vostri propositi e del vostro impegno».
Con questo spirito, la Fondazione fin dall’inizio si è data la missione di contribuire alla promozione umana, all’integrazione sociale e alla formazione dei cittadini, traendo ispirazione fondamentale dal Magistero e dalla Dottrina Sociale della Chiesa: quella Chiesa, “madre e maestra”, che attraverso il suo insegnamento consegna a noi, laici cattolici, il mondo intero come campo di azione. Fondazione Incendo realizza la propria mission diffondendo la “buona notizia” del Vangelo, con particolare attenzione al mondo giovanile e alle famiglie. Di qui la promozione e il sostegno a molteplici attività nell’ambito dell’educazione, della formazione, della cultura.
Negli anni tale impegno si è concretizzato in una pluralità di iniziative:
Tra il 2002 e il 2008, in collaborazione con alcuni Oratori parrocchiali della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, la Fondazione ha sostenuto lo sviluppo del modello di "Oratori multimediali". Sempre nel 2002 ha inoltre promosso ed accompagnato la nascita dell’esperienza di “Giovani e Riconciliazione”, oggi divenuta associazione autonoma diffusa a livello nazionale, che la Fondazione non smette di sostenere.
Dal 2003 al 2005 Incendo ha progettato e coordinato l’attività di recupero e digitalizzazione/trascrizione del materiale audio raccolto nel corso della vita e del ministero del Servo di Dio don Pietro Margini, utilizzato nella causa di beatificazione giunta oggi alla fase romana dopo il positivo esito della fase diocesana.
Dal 2010 la Fondazione sostiene e coordina il progetto Mi piaci! L’amore ai tempi di Facebook, un percorso multidisciplinare di educazione all’amore e all’affettività rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, dei gruppi associativi e parrocchiali. Questa attività ha coinvolto, ad oggi, circa 5.000 ragazzi.
Dal 2015 Fondazione Incendo collabora stabilmente con l’Osservatorio internazionale sulla Dottrina Sociale della Chiesa “Cardinale Van Thuan” in ordine alla redazione di alcune pubblicazioni e all’organizzazione delle Scuole di Dottrina Sociale della Chiesa Mater et Magistra (con il coinvolgimento diretto, nel 2018, nella realizzazione di due moduli formativi per l’Emilia Romagna).
Nel 2018 la Fondazione ha organizzato, in collaborazione con Mons. Massimo Camisasca, vescovo della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, il ciclo di incontri Vivere da cristiani in un mondo non cristiano, a cura del prof. Leonardo Lugaresi. Sempre in collaborazione con Monsignor Camisasca, nel 2021 ha gestito la segreteria del “percorso di fede e politica” Tra chi vive la comunione, rivolto in modo particolare ai politici e ai giovani interessati alla politica, che ha visto la presenza di relatori di calibro accademico e la partecipazione di più di cento iscritti.
Dal 2019 Fondazione Incendo fa parte del Coordinamento nazionale Justitia et pax per la Dottrina Sociale della Chiesa. Infine, ha promosso e contribuito ad organizzare la prima Giornata di studio nazionale sulle scuole parentali cattoliche e la libertà educativa, il 19 ottobre 2019.
«Ma la speranza non va da sé. La speranza non va da sola. Per sperare […] bisogna esser molto felici, bisogna aver ottenuto, ricevuto una grande grazia» (C. Péguy, Il portico del mistero della seconda virtù).
Guardando indietro ci scopriamo riconoscenti per il fiume immeritato di Grazie, tanto sorprendenti quanto inaspettate, ricevute in questi vent’anni: un fiume fatto di circostanze ed eventi imprevedibili, di occasioni, di incontri, di nomi e di volti concreti. A motivo di questa Grazia, che ci precede e che infinitamente ci supera, osiamo sperare e rinnovare il nostro impegno. Proprio questo, in definitiva, è il compito istituzionale della Fondazione: nel solco della tradizione della Chiesa, promuovere la persona umana e contribuire al dibattito sociale, educativo e culturale con la ricchezza e la profondità della prospettiva cristiana sull’uomo e sulla realtà.
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