Cdo Emilia: imprenditori e professionisti incontrano il vescovo Massimo Camisasca
L’evento si terrà a giugno, a dirlo il direttore Mario Lucenti ed il consigliere Massimo Ghirardini. L’obiettivo è ritrovare una dimensione umana del lavoro, anche nell’epoca dell’impresa digitale
REGGIO EMILIA - L’avvento dello smart working, con tutti i suoi pro e i suoi contro, l'inquietudine per una visione del futuro incerta, il ruolo delle imprese e di chi le dirige: sono questi alcuni degli argomenti che saranno affrontati nella giornata di confronto e di dialogo che si terrà a fine giugno e che vedrà il Vescovo Massimo Camisasca dialogare con le aziende associate a Compagnia delle Opere Emilia.
La settimana scorsa il direttore Mario Lucenti e l’imprenditore Massimo Ghirardini (coordinatore di Cdo Reggio Emilia) hanno incontrato il Vescovo di Guastalla e Reggio Emilia per definire quest’incontro che cercherà di mettere al centro del dibattito l'uomo e l’imprenditore, in una situazione in cui dominano algoritmi e tecnologie. “Ringraziamo il Vescovo per il tempo che ci ha dedicato, per i consigli in questo frangente in cui più che mai abbiamo la necessità di ritrovare la nostra dimensione umana”: così Massimo Ghirardini, titolare di Iter Innovation, che ha accompagnato il direttore di Cdo Emilia in questa prima udienza. Il dirigente dell’Associazione Mario Lucenti ha concluso così: “Non dobbiamo concentrarci solo sui piani marketing ma anche sulla tenuta sociale e proprio per questo crediamo che sia importante pianificare un momento di riflessione e di dialogo che ci aiuti a ricostruire ciò che è andato in crisi in questi mesi di rinunce e di distanza forzata. Ringraziamo il Vescovo per la sua disponibilità. Ora stiamo lavorando per costruire l’evento insieme ad altre realtà associative del territorio, per rendere questo momento inclusivo e aperto a tutti. Speriamo anche di poter svolgere la manifestazione in presenza così da abbandonare i nostri monitor per qualche ora; tutti noi non vediamo l’ora di poter tornare a vivere serenamente”.
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